Benzina normale, super o al latte, ovvero lo scandalo del “Latte con la nafta”

Cosa succede se si mescolano latte e benzina? Probabilmente, nulla di buono! È quello che scoprono, a loro spese, i cittadini romani nell’agosto 1963.

8 agosto 1963. A Roma scoppia quello che diventerà noto come “scandalo del latte con la nafta”. Il “Corriere della Sera” denuncia che “dodicimila litri di latte sono stati ritirati dalle rivendite per ordine della centrale del latte. Altri settantamila pronti per la distribuzione sono stati bloccati”. Il motivo? “Il latte sapeva di nafta”!

“Come ciò sia potuto accadere – continua l’articolo – ancora non è stato stabilito”. Delle accurate analisi, comunque, escludono immediatamente dei rischi per la salute.

Ciononostante, il “latte dal sapor di nafta” causa nella capitale due intossicazioni: nonna e nipote, dopo averlo bevuto, vengono infatti “colti da violenti dolori viscerali”, fortunatamente non gravi. La vicenda mette in allarme anche il Ministero della Sanità, che decide di vederci chiaro e ordina l’analisi di alcuni campioni.

Viene inoltre sequestrata un’autobotte di latte proveniente da Milano, che “emanava un acre odore di benzolo”. Successivamente i sequestri si allargano, coinvolgendo botti di latte e anche “una autobotte che aveva trasportato vino e che non era stata” adeguatamente ripulita. Al “latte con la nafta” e al “latte al vino” si aggiungono poi, stando a “La Stampa”, “il latte con mozziconi di sigarette o con capelli”.

L’inchiesta avviata dalle autorità arriva a coinvolgere 24 persone, accusate chi di omissione di controlli, chi di truffa. Il processo, terminato nel 1968, si conclude con due condanne.

Le indagini appurano che il latte incriminato era stato portato a Roma “su una cisterna nella quale furono trovati residui di frutta, vino e altre sostanze tossiche. Con la stessa cisterna era stata trasportata anche della soda caustica”; un altro carico, riporta “La Stampa” era arrivato su un’autobotte precedentemente usata per il trasporto di nafta.

Il caso suscita anche parecchia ironia, in particolare in un cinegiornale della serie “Ieri, oggi e domani”, che si chiede umoristicamente “quanti litri di nafta a testa hanno bevuto i romani negli ultimi anni credendo di bere latte e quanto latte hanno bevuto credendo che fosse vino”. Il giornalista passa poi ad intervistare alcuni cittadini, per la verità decisamente svampiti, chiedendo la loro opinione sul “cocktail dell’anno: vino, latte con una goccia di benzolo”; tra gli sbadati intervistati, c’è anche “l’autorevole parere di un addetto alla distribuzione del latte, pardon della nafta!”, ovvero un benzinaio dell’Agip che, sull’argomento, sembra avere le idee decisamente confuse. Avrà forse bevuto troppo latte?

Marco Mocchetti

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